Un buon affare

Un buon affare

Uscivamo insieme da alcune settimane. Aveva un je ne sais quoi ma avrebbe potuto essere più bella se si fosse presa cura di sé. Avevamo scopato dopo la prima settimana. Sembrava che le piacesse perché mi aveva succhiato il cazzo prima di concedersi.

Questa era la quarta volta che ci vedevamo. La volta precedente mi aveva confessato di avermi mentito e di avere solo diciotto anni.

Dopo esserci divertiti, andammo in camera da letto e continuammo a giocare nel modo più semplice. Le avevo già chiesto se le sarebbe piaciuto che le sborrassi in bocca, ma mi aveva risposto che non le sarebbe piaciuto.

Il mio cazzo era così rigido che mi faceva male e la mia amica non sembrava disposta ad agire. Stavo strofinando il glande sulle sue natiche e stringendo i suoi seni quando mi chiese cosa volevo fare.

– Cosa vuol dire che gliel’ho chiesto?

– Non lo so”, rispose la mia ragazza con un sorriso!

– Vuoi che ti scopi?

Ci fu un silenzio e poi mi chiese se le faceva male. Avendo visto solo dei video, non lo sapevo.

– Fa male, insistette la mia ragazza?

Ancora una volta le dissi che non lo sapevo, poi diressi il mio glande tra le sue natiche e lo premetti contro il suo ano prima di spingerlo dentro.

– Oh, fa male”, mi urlò la mia ragazza.

Pensavo che mi avrebbe detto di fermarmi, invece mi disse di continuare. Continuava a gridare…
… urla e poi iniziò a gemere e, purtroppo senza volerlo, ero così eccitato che venni nel suo ano. Rimasi lì dentro fino a quando non mi lasciai andare e poi rimasi in ginocchio dietro le sue natiche prima di chiederle se mi voleva.

Lei si passò le dita sull’ano e mi disse che avrebbe comprato un plug. Le chiesi perché. Si girò e si sedette sul culo e poi passò le dita sulla sua fessura. Non era la prima volta che la vedevo fare questo e potevo dire che le piaceva. Le chiesi se si stesse masturbando, ma lei rispose che non erano affari miei, prima di aggiungere che potevo comunque guardare. E continuò ad accarezzarsi senza dimenticare di toccarsi il seno. Mi fissò e poi mi chiese di masturbarmi e io obbedii subito. Il mio cazzo non era molto rigido e le palle mi facevano male.

Eravamo uno di fronte all’altra e trovai la scena molto eccitante. Le chiesi se le piaceva e la mia ragazza mi rispose che le era sempre piaciuto e che anche per me era lo stesso. L’occasione era troppo ghiotta.

– L’hai mai fatto con una ragazza?

Lei rispose che mi sarebbe piaciuto saperlo senza smettere di masturbarsi e poi all’improvviso emise un urlo e io le chiesi se stava per venire.

Ti piacerebbe vedermi scopare con una donna, chiese la mia ragazza che stava cercando di finire!

Ho allungato la mano perché volevo toccarle il seno, ma lei mi ha dato uno schiaffo.

– Ti piacerebbe, mi disse dopo? Non te l’ho mai detto, ma vivevo con una ragazza e lei voleva fare sesso con me!

– Perché non al tre?”, le proposi, ma a quel punto ero già venuto e le avevo mandato lo sperma su tutta la mano che stava usando per masturbarsi.

Mi diede del porco prima di correre in bagno. Aveva messo la serratura e io ero andato in cucina a lavarmi l’uccello. Quando tornai in camera da letto, la mia ragazza si stava vestendo e quando le chiesi quando ci saremmo rivisti, mi rispose che lo avrebbe fatto. Poi, mentre correvo dietro di lei verso la porta d’ingresso, le chiesi se le sarebbe piaciuto fare una cosa a tre con la sua ragazza. Si è girata e mi ha guardato male.

Quando l’ho chiamata al telefono, ho pensato che fosse occupata e ha riattaccato, ma poco dopo mi ha richiamato dicendo che aveva chiamato la sua ragazza e che era tutto a posto.

– A casa mia?

– No, a casa mia, rispose lei!

Era la prima volta che andavo a casa sua. Quando vidi la sua ragazza, le chiesi se avessero la stessa età, ma la mia ragazza mi disse di non preoccuparmi e di scopare entrambe le ragazze tanto quanto loro si scopavano a vicenda. Quando fui esausto, andai in bagno e quando passai per la cucina, vidi la borsa…
… dell’altra ragazza, vi rovistai dentro e scoprii che entrambe le ragazze avevano lo stesso cognome e quando tornai in camera rimasi sorpreso:

– Siete cugine, chiesi loro?

– No, sono sua sorella, rispose la ragazza! Siamo false gemelle! Sei sorpreso?

Ero davvero sorpreso.

– Volete rifarlo? Vogliamo farlo, insistette la ragazza?

Ero davvero svuotato. Così cominciarono entrambe e io mi unii a loro un po’ più tardi, quando il mio cazzo era ormai duro. Dopo di che, completamente svuotato, mi addormentai sul letto e non so quanto tempo dopo mi svegliai di soprassalto. Le due sorelle chiacchieravano in cucina senza badare a me.

– E questa settimana”, chiese la mia ragazza, “hai fatto un buon numero?

– Sì, non male! Ho avuto tre clienti, ma erano lontani, e per di più dei bastardi che mi hanno fatto fare cose sporche, rispose la sorella!

– Nel culo, chiese la mia ragazza?

– Sì! E poi cosa odio, quando mi attaccano il seno! Credere che siano solo pezzi di carne, aggiunse la ragazza!

– Ne ho avuta una che mi ha infilato degli aghi, rispose la mia ragazza e capii che anche lei era una squillo e mi fece male capire che scopava con altri uomini. Il vantaggio era che non dovevo pagare e ho continuato a vederla e poi un giorno ho ricevuto una telefonata. Era lei e mi chiese di andarla a prendere. Le chiesi dove.

Era alla stazione e mi disse che era stata arrestata dalla polizia. Ho cercato di farmi dire il motivo, ma ha riattaccato. Sono andato a prenderla. Ho aspettato per un’ora buona, poi è arrivata, accompagnata da un poliziotto, dalla fine di un corridoio e si è precipitata tra le mie braccia. Una volta in macchina, le chiesi di spiegarmi.

– Lo scoprirai comunque”, esordì. Ti sto facendo un favore, ma di solito mi faccio pagare! Come mia sorella, sono una squillo ma mi piacevi!

– E come facevano a saperlo, le chiesi?

– Perché questa settimana non avevo un contratto, aggiunse la mia ragazza, e sono andata a lavorare per guadagnare un po’ di soldi!

Era troppo. Feci finta di dover andare in provincia la settimana successiva, ma le chiesi se potevo aiutarla con i soldi, ma non volle farmi pagare. Avevo mentito e, con discrezione, l’avevo seguita e avevo visto che si aggirava con le altre ragazze in questa stradina dietro la stazione e l’avevo vista salire con diversi clienti. Avevo letto da qualche parte che scopare con le prostitute è più sicuro che farlo con gli estranei, ma la cosa mi aveva comunque spinto a rimanere single per molto tempo prima di trovare un’altra ragazza.

Secret Sex Story

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